Chi sono le nostre allieve? GIADA E JESSICA

SITOGIADAEJESSY

Chi sono le nostre allieve? GIADA E JESSICA

GIADA E JESSICA
28 e 27 anni

Studentessa universitaria e segretaria
Le incantevoli aerialiste

Belle fuori almeno quanto sono belle dentro. Due ragazze dolcissime che dedicano tanto tempo e tante energie alla loro passione e che amano volare assieme. Si sostengono, si aiutano e si supportano… sospese in aria….se non è fiducia questa! Le nostre allieve Giada e Jessica ci parlano di loro.

Da quanto tempo pratichi l’ Acrobatica Aerea?
G: Da quattro anni.

J: 2 anni e mezzo

Dopo tutto questo tempo cosa ti spinge ancora a venire?
G: Sicuramente l’amore incondizionato per l’aerea ma anche il rapporto che si è creato con le ragazze del Flight e con gli insegnanti.

J: Considerando che abito a 30 minuti di auto (1 ora e mezza se sono con i mezzi) di distanza dal Flight, direi tanto tanto tanto amore e passione per questo sport e per la famiglia che si è creata in palestra.

Cosa ti piace dell’Acrobatica Aerea?
G: L’Acrobatica Aerea è semplicemente meravigliosa. Unisce elementi di danza e ginnastica, discipline che ho sempre amato ma nelle quali non mi sono mai totalmente rispecchiata se prese singolarmente. L’aerea è stata una scoperta perché unisce questi due mondi. Mi posso esprimere come nella danza e tirare fuori un pezzettino di me nelle coreografie con l’aggiunta di elementi acrobatici e quindi di tutta quella parte che riguarda la forza, l’allenamento per acquisirla e soprattutto l’adrenalina!! L’adrenalina è il punto magico dell’aerea: è davvero emozionante superare (in parte) la paura di cadere grazie alla fiducia in te stessa, fiducia che sopraggiunge quando senti di avere padronanza di quello specifico elemento. Hai ancora paura ma ti fidi. Magico. Gli elementi da imparare spesso sembrano impossibili, è una disciplina che richiede molta forza, forza che all’inizio non hai, ed è bellissimo vedere come piano piano, lavorandoci ogni cosa diventa piu fattibile, finchè finalmente riesce e niente, hai vinto! e via verso l’obiettivo successivo!

J: Mi piace soprattutto come mi fa sentire prima, durante e dopo la lezione. Una soddisfazione mai provata con nessun altro sport.

Cosa ricordi della tua prima lezione?
G: Della mia prima lezione ricordo il totale senso di sconforto vedendo tutte le ragazze che salivano tranquillamente sul tessuto e io non riuscivo nemmeno lontanamente a farlo, una lezione intera passata a pensare ci fosse qualcosa che non andasse bene nei muscoli delle mie braccia e in effetti con il senno di poi c’era eccome qualcosa che non andava…erano inesistenti!

J: Io, con due braccine esili da sollevatrice di pensieri, che non riuscivo nemmeno a fare un piegamento, vedevo le mie compagne fare cose strepitose e con una facilità incredibile. È stato decisamente un mix di emozioni tra l’euforia di cominciare questa figata di disciplina e la frustrazione di non essere riuscita nemmeno a salire su nessun attrezzo.

Cos’è il Flight Club per te?
G: è un punto di riferimento, un posto dove volendo posso andare tutti i giorni e trovare volti amici e fare quello che mi piace, un’isola felice dove tutto il resto rimane fuori.

J: Il Flight Club per me è una seconda casa, è il posto dove posso sfogare qualche arrabbiatura, dove posso migliorami giorno per giorno e dove posso allenarmi con compagne e insegnanti fantastici.

Cosa ti piace del Flight Club?
G: Mi piace il fatto che sia un posto dove posso fare quello che mi piace e mi fa stare bene, in un ambiente sereno. Tra noi ragazze c’è intesa e ci si aiuta senza invidie o competizione , siamo tutte sulla stessa barca e puntiamo tutte nella stessa direzione. E soprattutto la battuta e le risate sono sempre dietro l’angolo, non è un ambiente serioso, ci si stanca sicuramente ma a cuor leggero. In più al Flight ho avuto l’occasione di conoscere persone meravigliose, alcune della quali sono diventate amiche anche fuori dal Flight.

J: Mi piace la scuola, mi piace il fatto di poterci andare tutti i giorni,  ma soprattutto mi piacciono le persone che ci lavorano e che ci si allenano.

Giada, che rapporto hai con Jessica? Cosa ti piace di lei?
G: Ho conosciuto Jessica al Flight…penso che il nostro rapporto sia nato grazie alle figure di double perché essendo simili come corporatura ed elasticità ci trovavamo ben “bilanciate” nelle figure appunto di coppia e quindi prova di qua e prova di là piano piano tra una figura e l’altra è nata un’amicizia a cui oggi tengo tantissimo. Sicuramente è stato qualcosa di nuovo e speciale trovarsi bene con una persona sotto l’aspetto umano e in aggiunta a questo condividere la passione per l’aerea e quindi entusiasmarsi insieme e desiderare le stesse cose.

Di Jessica apprezzo senza dubbio la personalità dolce e il fatto che in qualsiasi ambito, e quindi anche nell’aerea, è molto di cuore, aiuta tutti, non le importa di perdere tempo, se hai bisogno ti da una mano. E non solo sul momento, anche dopo giorni si ricorda e a posteriori propone soluzioni al tuo “problema”. Ti fa sentire considerata e ti fa venire voglia di fare la stessa cosa con gli altri. E la sua umiltà perché la trovo bravissima ma nonostante ciò non ti fa mai sentire il “peso” della sua bravura, al contrario ti trascina con lei. E il suo entusiasmo coinvolgente. E la sua determinazione….e potrei andare avanti ma basta così altrimenti mi commuovo.

Jessica, che rapporto hai con Giada? Cosa ti piace di lei?
J: Giada è la prima ragazza che ho notato alla prima lezione al Flight, sono rimasta molto colpita dalla sua bravura e ricordo di aver pensato di voler diventare come lei. Inutile dire che artisticamente la stimo un sacco. Piano piano ci siamo avvicinate molto anche umanamente, tant’è che ora la considero una delle mie migliori amiche.

Un momento legato al Flight che ricordi con emozione?
G: Il saggio è sempre un momento emozionante soprattutto perché è un ‘emozione condivisa quindi amplificata. L’ansia di sbagliare, magari anche di cadere e contemporaneamente la voglia di fare vedere quello che ho imparato lo rendono un momento unico ogni anno.

J: Sembrerà una cavolata ma mi ricordo come se fosse ieri la prima volta che sono riuscita a fare due salite di fila al tessuto! Ero troppo fiera di me!

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